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Un'ultimissima occhiata

"Devo uscire di casa" continuava a ripetersi Sam Nox, mentre le valigie lo aspettavano all'entrata. "Devo assolutamente uscire di casa".

Quella mattina doveva partire per un breve viaggio di lavoro nell'Ontario, roba di tre giorni.

C'era un meeting sugli elettrodomestici e Sam Nox presentava l'HyperSniff3000, il potentissimo HyperSniff3000: aspirapolvere lava pavimenti, lava tappeti, lava tende, lava materassi e (rullo di tamburi) stermina acari.

"Ma che cazzo di clima fa nell'Ontario?". Si era dimenticato di controllare il meteo e al momento era troppo tardi per accendere nuovamente il computer, collegarsi a internet, controllare il meteo..

Era sempre più nervoso. Timide goccioline di sudore iniziavano a farsi vedere sulla fronte e sulle tempie.

"Non sono pronto per partire. Forse è meglio telefonare, rimandare". Sapeva perfettamente che questa era una cazzata. Non poteva telefonare, tantomeno rimandare. Se l'avesse fatto Jack, il suo capo, gli avrebbe fatto ingoiare ogni maledetto HyperSniff3000 della sua azienda.

"Devo sbrigarmi. Il taxi arriverà tra poco".

E ritornò sui suoi passi, giusto per dare l'ultima controllatina all'acqua della doccia (chiusa), al rubinetto della cucina (chiuso), alla finestra della sua camera (chiusa). E, infine, al rubinetto del gas (chiuso).

Il gas. Sentiva che non erano sufficienti due controlli: ne serviva un altro. Tornò indietro.

"Sarò freddo nell'Ontario?".

Mentre arrotolava la sciarpa al collo, un lembo della stessa urtò il computer del suo ufficio.

"Ah sì, giusto. Fammi vedere se ho spento il router".

Cari lentissimi lettori, voi non avete idea di quanti incidenti ci sono in America per colpa dei router lasciati accesi negli appartamenti. Io lo so: zero. Non era dello stesso parere Sam Nox, che quella mattina doveva uscire presto di casa per recarsi all'aeroporto e prendere un aereo per l'Ontario, con una sciarpa in più del previsto e un paio di guanti sempre pronti nella valigia. "Sono pronto".

Sull'uscio si voltò e lanciò un'ultimissima occhiata veloce al suo appartamento minimal. "Non sono pronto". Posò di nuovo il portatile con i fogli d'illustrazione dell'HyperSniff3000 e tornò in bagno.

"Con calma Sam, dai un'ultima ricontrollata al tutto. Ma per favore ora cerca di ricordare che hai controllato il tutto".

Quarta ispezione veloce: finestre, rubinetti, router, televisione, frigorifero, lavatrice. Gas.

Chiuso. Gas, chiuso. Gas? Sì, chiuso. Un attimino.. sì, ok: chiuso.

Finalmente, uscì di casa e chiuse la porta dietro di sè.

Con il cuore in gola e le goccioline di sudore che ora avevano formato un loro piccolo villaggio sulla fronte, un po' in antipatia con gli altri due piccoli villaggi delle tempie, Sam Nox chiuse la porta del suo appartamento. Tre mandate di chiavi, tanto per essere certi. E si avviò verso l'ascensore.

Sul pianerottolo del suo piano Sam Nox incontrò Adam Campbell, investitore immobiliare, una specie di pesce cane in comodi abiti grigi di Armani.

- Salve Adam - disse cordiale Sam Nox.

- Ciao Sammy, sei in partenza? - rispose il pesce squalo.

- Sì, Ontario. Roba di lavoro.

- Ah, Ontario. Ho sentito il meteo che da quelle parti farà parecchio freddo questo weekend.

Sorrise Sam Nox per aver avuto l'intuizione della sciarpa e dei guanti.

- Eh sì, lo so. Ho letto anche io. E tu? Dove devi andare questa mattina.

- Devo stare per le dieci nella zona delle colline per vedere una villa. Quanto è tardi.

L'ascensore arrivò al piano terra. - Scusa Sammy, scappo di corsa. Ci vediamo lunedì. -

Adam Campbell era il classico ragazzo sempre di fretta. Una volta, Adam aveva invitato Sam per una birra e la partita di baseball in tv. Sam era rimasto sconcertato dal disordine che regnava nell'appartamento del vicino. Dopo quell'invito, Sam aveva provato a vendere a Adam un HyperSniff3000, con scarsi risultati.


Allacciarsi le cinture. Pronti per il decollo. Disse l'hostess nel microfono.

Sam aveva scelto, come sempre, il posto vicino al finestrino. Sinistra, questa volta. Sapeva che così poteva dare un'ultimissima occhiata al suo appartamento.

L'aereo decollò e fece una manovra verso sinistra. La faccia rilassata di Sam era praticamente disegnata sull'oblò dell'aereo.

- Ha già nostalgia della sua città? - disse ironico un simpatico vecchietto che sedeva vicino a Sam.

- No, volevo solo dare un'ultimissima occhiata al mio appartamento.. Ma non riesco a vedere dove..

Proprio in quel momento, ci fu una tremenda esplosione nel suo palazzo. Lato Est. Dove c'era il suo appartamento. Le fiamme uscivano dalla casa di Adam Campbell.

Sorrise. "Il gas lo avevo chiuso."

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